Trovare le farfalline in casa è una scoperta che nessuno vorrebbe fare, perché porta con sé un carico di pulizie, controlli, preoccupazione, spreco di alimenti decisamente poco piacevole.
Quasi a tutti, però, è capitato almeno una volta nella vita di avere in dispensa quelle sgradite ospiti che compromettono l’integrità degli alimenti: per difendersi da un nemico, è sempre fondamentale conoscerlo, quindi scopriamo cosa sono le farfalline del cibo e perché compaiono nelle dispense di casa, prima di capire quali sono i metodi per sbarazzarsene.
Cosa sono le farfalline del cibo
Quelle che comunemente chiamiamo “farfalline del cibo” o “farfalline della pasta” possono essere in realtà insetti di specie diverse, seppure tutte appartenenti all’ordine dei Lepidotteri. Le più diffuse sono le tignole grigie della farina e le tignole fasciate.
Sono molto simili tra loro: hanno un ciclo di vita che va dallo stato di uovo a quello di larva, per poi passare dalla crisalide fino ad arrivare all’insetto adulto, caratterizzato piccole ali dall’apertura massima di 15 mm, di colore grigio nella prima specie, rosso-grigio nella seconda. Le loro dimensioni così ridotte rendono molto difficile individuarle, anche perché tendono a volare di notte più che di giorno.
Le femmine possono deporre da 100 a oltre 400 uova per volta: è facile capire come il passo tra una farfallina e un’infestazione sia molto breve.
Come riconoscere le tarme del cibo
Abbiamo detto che vedere le farfalline svolazzare è molto raro, per le loro piccole dimensioni e per le loro abitudini notturne. Ci sono però dei segni inequivocabili della loro presenza che è possibile notare per rendersi conto di un’infestazione: purtroppo, quando si osservano questi segni, la presenza degli insetti di solito è già capillare.
Le uova, infatti, sono troppo piccole per essere individuate, quindi è possibile vedere solo le larve bianche, i fili simili a ragnatela che emettono e con cui avvolgono gli alimenti, solchi nella farina, buchi microscopici nei sacchetti in cui il cibo è contenuto o i bozzoli marroni delle crisalidi: tutti elementi che compaiono quando gli insetti si sono già riprodotti e l’infestazione è ormai in atto.
Per essere sicuri di accorgersi della presenza di queste creature nella dispensa, si possono anche utilizzare i noti fogli adesivi con feromoni che attirano le tarme del cibo e le intrappolano facendole appiccicare alla loro superficie.
Ma come hanno fatto le farfalline a entrare in casa e riprodursi indisturbate?
Cosa fa arrivare le farfalline in casa?
Le farfalline sono attratte dagli ambienti caldi, poco luminosi e umidi e, ovviamente, dal cibo, soprattutto alimenti secchi come farina, pasta, biscotti, legumi, frutta secca, cacao. Le nostre case, e in particolare le dispense, possono essere quindi un habitat ideale. Ma come ci arrivano?
Al contrario di quanto alcuni credono, le farfalline non “si formano” nel cibo. Entrano in casa dalle finestre come qualsiasi altro insetto e vengono poi attratte dalle zone dove si trova il cibo, oppure siamo noi stessi a portarle in casa inconsapevolmente tramite confezioni di alimenti già contaminate all’acquisto. Una volta in casa, gli insetti andranno automaticamente ad annidarsi nella dispensa.
Le condizioni che favoriscono l’arrivo e la proliferazione delle farfalline in casa, quindi, sono le seguenti:
- Presenza di alimenti secchi sfusi o conservati in sacchetti aperti o mal chiusi
- Ambienti con poco ricircolo d’aria
- Scarsa o insufficiente pulizia della cucina
- Ambienti molto caldi
- Acquisto di prodotti già contaminati.
Se sull’ultimo punto possiamo avere poco controllo, sugli altri invece possiamo intervenire per cercare di prevenire le infestazioni da farfalline.
Come prevenire le infestazioni
La prima buona norma per tenere lontane le tarme dal cibo è trasferire gli alimenti secchi dalle loro confezioni originarie in contenitori ermetici subito dopo l’acquisto, in modo da non lasciare tracce di cibo esposte e impedire a eventuali farfalline penetrate in casa di venire a contatto con i prodotti alimentari. Anche tenere in dispensa foglie di alloro e chiodi di garofano può essere utile, poiché gli insetti sono infastiditi dal loro odore.
Le altre regole sono utili non solo per evitare le farfalline in casa, ma anche per mantenere in generale la cucina un ambiente igienico e sicuro per la conservazione e la manipolazione degli alimenti:
- Pulire periodicamente l’interno delle dispense e asciugarlo bene prima di riporvi nuovamente il cibo
- Tenere puliti i piani di lavoro
- Cambiare aria molto spesso e usare sempre la cappa quando si cucina.
L’umidità, infatti, non solo è amica delle farfalline, ma rende l’aria malsana e favorisce la formazione di muffe.
E se è troppo tardi? Come liberarsi delle farfalline in casa
Non appena si notano alcuni dei segni che abbiamo descritto nel paragrafo dedicato, è bene intervenire subito per eliminare le farfalline in casa. L’ideale è riuscire ad accorgersi della presenza delle larve prima che alcune di esse siano già passate allo stadio di farfalle: in questo caso è più facile debellarle e c’è la possibilità che non tutti gli alimenti presenti nella dispensa siano stati attaccati.
Tutto il cibo contaminato, purtroppo, va buttato, perché l’ingestione può causare problemi intestinali, irritazioni o manifestazioni allergiche. Se si interviene nello stadio larvale, non sono presenti farfalline e in dispensa ci sono confezioni chiuse che appaiono perfettamente integre, è possibile tenerle in congelatore per qualche giorno, in modo da uccidere eventuali uova invisibili ma presenti sulla loro superficie. L’unica strategia davvero sicura per debellare completamente l’infestazione, però, è buttare tutto il cibo presente in dispensa.
Dopo aver liberato la dispensa, ogni ripiano va pulito a fondo fino all’ultimo angolo e asciugato accuratamente. Allo stesso modo vanno lavati barattoli e contenitori, a mano con acqua calda e sapone oppure in lavastoviglie.
Se l’infestazione si ripete regolarmente o dopo breve tempo dalla pulizia, è necessario prendere provvedimenti più incisivi: utilizzare spray antitarme appositi e/o rivolgersi a professionisti della disinfestazione per un trattamento radicale e risolutivo.
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