Rischio terremoti in Italia: come proteggere la tua casa

Se le catastrofi naturali stimolate dal cambiamento climatico sono una sorpresa per un Paese come l’Italia, lo stesso non si può dire per eventi naturali altrettanto distruttivi come i terremoti: il rischio terremoti in Italia è elevato da sempre, per la morfologia del territorio e le sue caratteristiche demografiche, edilizie e culturali.

Consapevolezza del Rischio e Copertura Assicurativa

Nonostante ciò, nel nostro territorio si continua a costruire in zone sismiche e la consapevolezza del rischio è ancora bassa tra la popolazione. Questo emerge anche dalla scarsa copertura assicurativa contro i terremoti (e dalla scarsa cultura assicurativa, più in generale) che si rileva in Italia rispetto all’elevata esposizione al rischio: il gap di protezione è il più alto in Europa. Non solo: moltissime persone ritengono che la tutela degli edifici, anche quelli privati, sia compito dello Stato, ma non è così. Se è previsto che lo Stato si occupi del ripristino del patrimonio architettonico-artistico in seguito a una catastrofe come un terremoto, lo stesso non vale per gli edifici privati. Gli aiuti istituzionali sono comunque una prassi, ma vanno considerati un extra, e infatti sono sempre insufficienti: non potrebbe essere altrimenti, in quanto sarebbe impossibile, per lo Stato, disporre di risorse così ingenti da coprire tutti i danni. Diventa importante, allora, conoscere il rischio sismico dell’area dove si vive e le precauzioni che è possibile prendere per proteggere la casa e se stessi.

Vulnerabilità Strutturale e Norme Antisismiche

L’Italia è tra i Paesi a più elevato rischio sismico del mondo, non tanto per la frequenza e l’intensità dei fenomeni – comunque consistenti – quanto per la vulnerabilità strutturale di edifici e infrastrutture e per l’alta densità abitativa e di edifici che fanno parte del patrimonio culturale. Negli ultimi anni, le norme sui criteri di costruzione degli edifici sono diventate più severe e mirate in ambito antisismico, ma gli effetti di tale regolamentazione si vedranno solo nel futuro, perché la maggior parte delle abitazioni in Italia sono piuttosto vecchie e l’applicazione delle norme non è ancora capillare. 

Le aree più a rischio secondo la Protezione Civile sono Friuli Venezia-Giulia, Veneto, Liguria occidentale, la Toscana dell’Appennino settentrionale, tutte le regioni dell’Appennino centrale e meridionale, Calabria e Sicilia orientale: una parte molto vasta della penisola. La Sardegna è la regione meno soggetta ai terremoti.

Frequenza terremoti in Italia

Vulnerabilità e frequenza dei terremoti

Ogni anno si registrano più di 15.000 terremoti nel territorio italiano e limitrofo, di cui per fortuna solo poche decine sono percepibili dall’uomo. Ma ne basta uno per subire le conseguenze a lungo. Negli ultimi mille anni in Italia si sono verificati circa 3000 terremoti con danni visibili evidenti e, di questi, uno ogni dieci anni ha avuto effetti catastrofici. 

Gli edifici vecchi e non progettati con criteri antisismici, che sono ancora la maggioranza in Italia, non sono in grado di sopportare le oscillazioni provocate dalle onde sismiche, soprattutto quelle orizzontali. Quando la tensione è eccessiva, quindi, si verificano crolli, parziali o completi. Le oscillazioni provocate da un terremoto di solito sono maggiori per gli edifici che si trovano su terreni soffici, minori per quelli che sorgono su terreni rigidi. Sono più a rischio crollo, inoltre, gli edifici che si trovano sui rilievi. 

Per proteggere la propria casa dal rischio terremoti, allora, il primo passo è informarsi: conoscere il livello di rischio del luogo in cui si abita o in cui si ha intenzione di acquistare casa, conoscere le norme antisismiche per i nuovi edifici, verificare gli interventi possibili per mettere in sicurezza edifici già esistenti.

Consulenza Tecnica e Agevolazioni Statali

Tecnici esperti possono fornire una consulenza sulle possibilità di rinforzare la struttura della casa e migliorarne la resistenza. Va ricordato, inoltre, che lo Stato prevede agevolazioni per interventi strutturali antisismici effettuati sugli edifici privati. Non solo: sono previsti incentivi anche per chi stipula assicurazioni contro gli effetti dei terremoti, infatti già nel 2019 Legge di Bilancio ha introdotto una detrazione fiscale del 19% per chi stipula un’assicurazione contro i danni da catastrofe naturale. Per le imprese, addirittura, tale copertura è ormai obbligatoria.

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