Quella dell’ingegnere è una professione che richiede competenza, creatività e responsabilità. Gli ingegneri sono chiamati a progettare, realizzare e gestire opere e servizi di pubblica utilità, con un impatto significativo sulla società e sull’ambiente. Ma quali sono le responsabilità che gravano sul tuo lavoro? A chi devi rispondere in caso di errori o danni? Come puoi proteggerti dai rischi professionali?
In questo articolo cercheremo di fare chiarezza, analizzando il quadro normativo e giurisprudenziale in materia di responsabilità professionale dell’ingegnere.
Le responsabilità professionali dell’ingegnere
L’ingegnere è un professionista che svolge un’attività di pubblico interesse e che può assumere diversi ruoli in relazione al tipo di incarico ricevuto: progettista, direttore dei lavori, collaudatore, consulente ecc. In ogni caso, in quanto ingegnere sei personalmente responsabile del tuo lavoro e devi rispondere dei danni che potresti causare al committente o a terzi con la tua condotta.
La responsabilità dell’ingegnere nei confronti del committente
La responsabilità dell’ingegnere nei confronti del committente è di natura contrattuale e si fonda sull’inadempimento dell’obbligazione assunta con il conferimento dell’incarico. L’ingegnere deve eseguire l’incarico con diligenza qualificata, cioè con la perizia e la competenza richieste dalla natura dell’attività esercitata. Inoltre, l’ingegnere deve informare il committente dei rischi e delle difficoltà connesse alla prestazione e deve ottenere il suo consenso per eventuali modifiche o integrazioni al progetto originario.
La responsabilità dell’ingegnere nei confronti del committente può essere attenuata nei casi in cui la prestazione implica la soluzione di problemi tecnici di speciale difficoltà, per i quali l’ingegnere risponde solo in caso di dolo o di colpa grave. Inoltre, l’ingegnere può escludere o limitare la propria responsabilità con apposite clausole contrattuali, purché non siano contrarie alla legge o all’ordine pubblico.
La responsabilità dell’ingegnere nei confronti dei terzi
La responsabilità dell’ingegnere nei confronti dei terzi è di natura extracontrattuale e si fonda sulla violazione di un dovere generale di non nuocere ad altri con la propria condotta. L’ingegnere deve rispettare le norme di sicurezza e le regole tecniche applicabili alla sua attività e deve evitare di causare danni a persone o cose altrui. In caso contrario, l’ingegnere è tenuto a risarcire i danni provocati ai terzi con la sua azione o omissione colposa.
La responsabilità dell’ingegnere nei confronti dei terzi può essere esclusa o limitata nei casi in cui il danno sia dovuto a causa di forza maggiore, a fatto del terzo o a colpa esclusiva della vittima. Inoltre, l’ingegnere può avvalersi della prescrizione del diritto al risarcimento del danno, che decorre dal momento in cui il danno si è verificato o è stato scoperto.
La polizza di responsabilità civile professionale per gli ingegneri
Per tutelarsi dai rischi derivanti dalla propria attività professionale, l’ingegnere deve stipulare una polizza di responsabilità civile professionale con una compagnia assicurativa. Si tratta di un contratto con il quale la compagnia si impegna a pagare all’assicurato una somma di denaro in caso di richiesta di risarcimento da parte di un terzo danneggiato dall’attività dell’assicurato stesso.
La polizza di responsabilità civile professionale per gli ingegneri copre i danni patrimoniali e non patrimoniali causati ai terzi dall’esercizio della professione. Inoltre, si tratta di una polizza professionale obbligatoria che ti mette al sicuro da possibili ripercussioni disciplinari da parte del tuo albo di riferimento.
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