L’acronimo Irpef è legato a un generalizzato malcontento in Italia, dove le Imposte sul Reddito delle Persone Fisiche sono tra le più alte in Europa. Le ragioni sono molte, alcune complicate, mentre quello che è facilmente comprensibile è il desiderio diffuso di trovare modi per abbassare le imposte Irpef. Fermo restando che le imposte sono una risorsa preziosa e insostituibile per il Paese e i servizi di cui i cittadini possono beneficiare, esistono metodi perfettamente legali per diminuire le imposte da pagare ogni anno.
Conoscere a fondo un sistema fiscale complesso come quello italiano è estremamente oneroso, ma per risparmiare può essere sufficiente prendere nota di alcuni elementi fondamentali e armarsi di pazienza per rispettare le scadenze, conservare i documenti e fare qualche calcolo ogni anno.
Da dove cominciare per fare pianificazione fiscale? Da questi 5 consigli per abbassare le imposte sul tuo Irpef.
1. Massimizzare deduzioni e detrazioni
Deduzioni e detrazioni sono gli strumenti che lo Stato mette a disposizione dei contribuenti per diminuire il carico fiscale, riconoscendo il valore collettivo e/o la necessarietà di alcune spese e permettendo di “scontarle” dalle tasse. Questo può avvenire in due modi:
- Una deduzione è la sottrazione di una certa spesa dal reddito imponibile, quindi diminuisce la base di reddito su cui viene calcolata l’aliquota Irpef.
- Una detrazione è la sottrazione di una certa spesa dalle imposte da pagare, quindi diminuisce la quota di imposte dovute (calcolata con l’aliquota Irpef sul reddito imponibile).
Nel primo caso, quindi, lo sconto avviene a monte, nel secondo a valle. È importante comprendere bene questa distinzione, per saper valutare quale delle due opzioni convenga di caso in caso.
L’Italia è uno dei Paesi europei con l’elenco di deduzioni e detrazioni più lungo, quindi bisogna dedicare del tempo a individuare quali potrebbero interessare il proprio reddito, ma soprattutto a verificare le regole e le soglie di applicazione per evitare brutte sorprese.
Le detrazioni più importanti da conoscere per la maggior pate dei contribuenti sono le seguenti:
- Spese mediche
- Spese di istruzione
- Interessi del mutuo per l’abitazione principale
- Spese funebri
- Canone di locazione di studenti universitari fuorisede
- Spese veterinarie
- Rette per asili.
Le deduzioni che possono interessare più persone, invece, sono:
- Contributi previdenziali
- Spese di assistenza per persone con disabilità
- Contributi previdenziali per collaboratori domestici
- Assegni all’ex coniuge.
Si tratta spesso di spese che una famiglia deve sostenere in ogni caso, quindi risulta molto conveniente poterne ricavare un beneficio fiscale. Ma sono previste deduzioni e detrazioni anche per spese meno “necessarie”, che non tutti forse conoscono, per esempio:
- Erogazioni liberali a Onlus, Ong, enti di ricerca ecc.
- Riscatto della laurea
- Lavori di ristrutturazione
- Assicurazioni e piani pensionistici (di questo parleremo meglio nel consiglio successivo).
2. Tutelare il futuro e risparmiare nel presente
Tra le deduzioni e le detrazioni disponibili per i contribuenti italiani, come abbiamo visto, ce ne sono alcune legate a spese che quasi chiunque deve sostenere, altre legate a spese facoltative, seppure sempre sostenute per rispondere a bisogni importanti per la vita delle persone e/o per la collettività. In questo secondo ambito spesso rientrano spese a cui alcune famiglie decidono di rinunciare, senza tenere conto del beneficio complessivo che potrebbe derivarne se si sfruttassero anche le detrazioni e deduzioni disponibili.
Un esempio importante sono i piani pensionistici e le assicurazioni Vita e Infortuni. Non sono spese indispensabili, ma possono essere determinanti per la qualità della vita delle persone. Ecco perché anche lo Stato ne incentiva la sottoscrizione:
- I contributi versati in un Fondo Pensione o in un Piano Individuale Pensionistico sono deducibili interamente.
- I premi assicurativi versati per polizze Vita e Infortuni sono detraibili al 19%.
Di recente, a queste agevolazioni è stata aggiunta la detrazione del 19% anche per il premio assicurativo delle polizze contro le calamità naturali (per esempio i terremoti).
Destinare i propri soldi a questi prodotti previdenziali e assicurativi, più che una spesa, è un investimento per il futuro, che permette di risparmiare anche nel presente grazie alle agevolazioni fiscali.
3. Fare investimenti mirati
A proposito di investimenti, anche scegliendo in modo mirato dove destinare i risparmi per farli crescere si possono abbassare le imposte Irpef.
Una possibilità è investire in startup o PMI innovative, contribuendo allo sviluppo dell’economia reale e ottenendo una detrazione del 30% dell’investimento, purché quest’ultimo venga mantenuto per almeno 3 anni.
Altre opzioni sono le polizze di investimento, come le polizze Unit Linked e Index Linked e le assicurazioni Vita Caso Vita, per esempio: il 19% del premio assicurativo versato è detraibile dalle imposte Irpef. Puoi approfondire qui le modalità di detrazione delle assicurazioni.
04. Sfruttare i Fringe Benefit aziendali
La maggior parte dei lavoratori dipendenti di aziende private può usufruire dei benefit del welfare aziendale, ovvero una serie di beni o servizi che l’azienda offre ai dipendenti in aggiunta alla retribuzione in denaro dello stipendio. Tra le prestazioni del welfare aziendale rientrano i Fringe Benefit, che godono di un regime fiscale agevolato: al di sotto di una certa soglia non concorrono ad aumentare il reddito imponibile del dipendente che li riceve. Tale soglia cambia di frequente negli anni, quindi va verificata. Sfruttare i Fringe Benefit al di sotto della soglia è un modo facile per risparmiare, aumentare il proprio potere d’acquisto ed evitare di aumentare il proprio reddito imponibile.
Se ci si trova a negoziare un nuovo contratto di lavoro, perciò, può essere una buona idea puntare sui Fringe Benefit piuttosto che su un’integrazione retributiva paragonabile.
05. Restare aggiornati per abbassare le imposte Irpef
L’ultimo consiglio per abbassare le imposte Irpef è probabilmente il più difficile da seguire, anche se può apparire il più ovvio. Come abbiamo già accennato, le regole sulle agevolazioni fiscali tendono a cambiare a ogni Legge di Bilancio, quindi per non perdersi neanche un’occasione di risparmio occorre seguire i mutamenti normativi e adeguarsi.
Non solo: anche la situazione di un nucleo familiare cambia di anno in anno, con figli che crescono o iniziano a guadagnare o escono dal nucleo, redditi che integrano lo stipendio o che vengono a mancare, beni mobili e immobili che si aggiungono o tolgono, successioni ed eredità ecc. Aggiornare documenti e database e verificare tempestivamente cosa comporti ciascun cambiamento per gli oneri e i benefici fiscali della famiglia consente di avere sempre ben chiaro ciò che spetta.
Fare tutto ciò che abbiamo elencato finora richiede tempo, studio e spesso anche competenze specifiche: ecco perché per fare una pianificazione fiscale accurata e abbassare le imposte sull’Irpef in modo sicuro è utile richiedere una consulenza specializzata, per esempio a un commercialista o a un CAF.
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