Le attuali tendenze inflazionistiche e l’aumento dei tassi di interesse hanno un impatto negativo sul reale rendimento dei prodotti di investimento assicurativi e pensionistici.
L’elevata inflazione erode significativamente il valore degli investimenti (ad esempio, se un prodotto assicurativo ha un rendimento nominale annuo netto del 3%, ma l’inflazione è al 7%, il rendimento reale è negativo). L’aumento del costo della vita inoltre:
- riduce il reddito portando alcuni consumatori a dare priorità ad altre spese rispetto agli investimenti/coperture assicurative o contributi pensionistici volontari
- incrementa le spese operative e dei sinistri per gli assicuratori comportando spesso un aumento dei premi dei rami danni
- è la ragione principale per cui i consumatori non acquistano, o non rinnovano la copertura danni.
I rendimenti reali bassi o negativi stanno incidendo sulla fiducia dei consumatori europei. Le indagini Eurobarometro dell’EIOPA del 2023 e del 2022 mostrano che la percentuale di cittadini europei che hanno fiducia nella propria capacità di vivere comodamente durante la pensione è diminuito di 3 punti percentuali da giugno 2022 a luglio 2023.
Il minore accesso ai prodotti assicurativi e pensionistici per le donne consumatrici dell’UE le rende meno fiduciose di poter vivere comodamente la pensione:
- solo il 7% delle donne si dichiara molto fiducioso (contro il 10% degli uomini)
- il 30% è fiducioso (contro il 37% degli uomini).
Tra i “vulnerabili” anche i giovani, particolarmente colpiti dall’inflazione, e gli anziani messi in difficoltà dalla digitalizzazione sempre più spinta.
La diminuzione dei rendimenti delle assicurazioni sulla vita, aggravata dall’inflazione e dal minor reddito disponibile, rende i consumatori, soprattutto quelli che non hanno ancora investito, meno propensi a farlo.
Alcuni consumatori, nel tentativo di compensare l’impatto dell’inflazione sui loro risparmi e di mitigare i bassi rendimenti reali dei loro investimenti, possono optare per investimenti ad alto rendimento, ma più rischiosi, esponendosi al pericolo di perdite più elevate.
L’impatto dell’inflazione sui rendimenti degli investimenti può essere mitigato grazie a portafogli di investimento diversificati, o a prodotti indicizzati che compensano parzialmente l’impatto dell’alta inflazione.
Digitalizzazione
Gli ultimi anni hanno visto la crescita della distribuzione digitale nel settore assicurativo. L’analisi del testo e l’elaborazione del linguaggio naturale sono sempre più utilizzati per la gestione dei documenti e chatbot. L’apprendimento automatico supporta l’acquisizione dei consumatori, le misure antifrode e il cross-selling.
Secondo l’indagine di monitoraggio del mercato digitale dell’EIOPA del 2023, un quarto delle imprese realizza tra l’1% e il 10% del GWP nelle vendite online in media per tutti i rami di attività. Considerando solo le assicurazioni danni, sono ben 50 le imprese che hanno riferito di realizzare tra l’11% e il 100% del GWP nelle vendite online. L’adozione, tuttavia, rimane eterogenea tra i diversi paesi dell’UE e tra i diversi paesi.
Il 25% dei consumatori dell’UE ha acquistato almeno una polizza dal sito web di una compagnia assicurativa (la percentuale varia dal 55% in Irlanda, al 9% in Lussemburgo). L’11% ha acquistato una polizza da un sito Web di confronto dei prezzi.
Le imprese confermano tali dati attraverso l’indagine di monitoraggio del mercato digitale: il 20% delle imprese di assicurazione sulla vita e il 21% delle imprese di assicurazione danni hanno riferito di aver raccolto tra l’80% e il 100% del GWP online, tramite il sito web dell’azienda o altri canali di distribuzione digitale propri.
La distribuzione digitale è aumentata maggiormente per l’assicurazione non vita. I consumatori sembrano preferire il servizio di un consulente personale per l’acquisto dei prodotti assicurativi più sofisticati che offrono varie opzioni, mentre per i prodotti più semplici, come l’assicurazione di viaggio, preferiscono processi d’acquisto più rapidi.
Il 69% dei consumatori dell’UE trova più facile ricevere consigli su misura di persona o per telefono, anziché online. I consumatori potrebbero preferire un approccio ibrido in cui raccolgono informazioni online sui vari prodotti e funzionalità per poi cercare consigli personalizzati di persona/tramite telefono, in particolare per i prodotti più complessi.
Il report evidenzia che la digitalizzazione nella distribuzione porta i seguenti vantaggi:
- esperienza d’acquisto più rapida e conveniente (65% delle risposte)
- processo decisionale informato grazie ai siti di comparazione dei prezzi (48% degli intervistati)
- riduzione dei costi di distribuzione per gli assicuratori (26%), che può comportare una riduzione dei prezzi al consumo.