Testamento Olografo – La guida di Vitanuova

Ci sono temi e questioni a cui nessuno vorrebbe pensare, eppure che non possono essere delegati. Per esempio, è importante riflettere su cosa e come lasceremo ai nostri cari. Un’opportunità poco conosciuta in Italia è il testamento olografo, un particolare tipo di forma testamentaria che, in completa autonomia, permette a chi lo stila di scegliere a chi lasciare i propri beni quando non ci sarà più.

Vuoi saperne di più? Approfondiamo insieme.

Che cos’è il Testamento Olografo?

Per il testamento olografo non c’è bisogno di un notaio. Questa particolare forma testamentaria non necessita mediazione di persone terze: è la persona stessa che può redigere il documento di proprio pugno e in autonomia.

Ciò significa che, con questo tipo di documento, possiamo individuare i nostri eredi (persone fisiche o giuridiche) senza alcun tipo di intervento esterno. Questo rappresenta un duplice vantaggio: da un lato, si può risparmiare sull’intervento del notaio stesso; dall’altro lato si ha la completa libertà di indirizzare l’eredità a qualsiasi beneficiario (e non solo agli eredi stabiliti dalla legge).

Un caso piuttosto famoso di testamento olografo è quello dello “Vše ženě” (in ceco “Tutto alla moglie”), scritto sul muro di una camera da letto in Germania da un certo Karl Tausch nel 1967, quando capì che stava per morire: è il testamento più breve di tutti i tempi. E, incredibile ma vero, è valido.

Chi può scrivere un testamento olografo?

Quali condizioni deve rispettare l’autore del testamento olografo? In realtà, non molte:

  • Avere almeno 18 anni
  • Non essere interdetto
  • Essere in grado di intendere e di volere (e anche se così non fosse, sarebbe comunque necessaria una disposizione da parte del Giudice Tutelare in questo senso).

 

Come si scrive un Testamento Olografo?

Sono tre le condizioni fondamentali per una redazione corretta di questa tipologia di documento:

Autografia

Questo documento deve essere scritto a mano, di proprio pugno, dalla persona che fa testamento, perché sia ritenuto valido. Non è valido un mezzo meccanico (un computer o altro) perché farebbe venir meno il criterio dell’autografia che, sul piano giuridico, certifica la certezza della volontà espressa dal documento.

Analogamente, è bene privilegiare strumenti caratterizzati da una certa durata temporale (una penna o una matita indelebile) ed è importante rispettare la propria calligrafia abituale: alterazioni nel modo di scrivere potrebbero aprire la strada a contestazioni.

Datazione

Altro punto di attenzione molto importante è la data (giorno, mese e anno) e il luogo: non devono esserci dubbi relativi alle condizioni in cui il testamento viene redatto.

La data e perfino l’ora possono essere elementi utili per capire se la persona che ha redatto il testo fosse nelle piene facoltà mentali. Anche su questo punto, quindi, è importante essere precisi e completi.

Sottoscrizione

Ultimo punto importante è il modo con cui viene chiuso il documento. È importante chiudere il testo in modo da “farsi riconoscere”: la firma con nome e cognome è quella più classica, ma sono possibili anche soprannomi, pseudonimi conosciuti o espressioni affettive (per esempio, “La vostra mamma” o simili). Ad ogni modo, più si è chiari e meno grattacapi si lasciano agli eredi.

Non dimentichiamoci della firma, ovviamente: se la tua firma è generalmente illeggibile, non è un problema ma andrà dimostrato che firmi sempre così. Quindi, è bene rispettare lo stile della firma che è stata usata per il resto della vita e, in particolare, nei periodi vicini a quelli di redazione del documento stesso.

Cosa scrivere?

Nel testamento è possibile inserire disposizioni di carattere non patrimoniale (per esempio, il riconoscimento di un figlio) oppure, ovviamente, indicazioni relative ai propri beni. Le prime non escludono le seconde, ma per queste ultime è necessario ricordare che parte delle quote del patrimonio è destinata automaticamente agli eredi legittimi (coniuge e figli).

Long Term Care: un’altra precauzione utile per il futuro

Il testamento olografo, in qualche modo, è uno strumento pensato per le esigenze degli eredi, ma anche per assicurarsi di lasciare i nostri beni a chi effettivamente desideriamo. In modo complementare, la polizza Long Term Care rappresenta uno strumento che permette di guardare al futuro con una certa serenità, anche nel caso in cui le cose non dovessero andare bene, senza dover gravare sui familiari.

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