Il piano di accumulo, o PAC, è un prodotto di risparmio e investimento ideato per aiutare a preservare i risparmi nel tempo e a mettere da parte risorse economiche per il futuro. In più, nella versione assicurativa, il PAC prevede anche una copertura in caso di eventi tragici imprevisti. Il piano di accumulo, quindi, è un prodotto molto flessibile e trasversale, utile soprattutto in ottica di risparmio per un obiettivo importante o per integrare la pensione.
PAC: cos’è e come funziona
Il piano di accumulo è un piano di risparmio che consente da un lato di accantonare dei capitali e di investirli in strumenti finanziari, dall’altro di usufruire di una copertura assicurativa in ambito vita.
Il soggetto sottoscrittore di un PAC può personalizzare il prodotto in tre aree:
- Quantità di capitale da versare
- Periodicità dei versamenti
- Profilo degli investimenti.
In fase di contrattualizzazione, quindi, si possono stabilire le date e l’entità del prelievo automatico che trasferirà i soldi dal conto corrente al portafoglio del piano d’accumulo.
Il capitale versato periodicamente viene investito dai gestori del piano in base alla linea di investimento prescelta dal soggetto sottoscrittore. I comparti di gestione degli investimenti vanno dal meno rischioso al più rischioso, dall’obbligazionario puro all’azionario puro, da scegliere a seconda del proprio profilo di rischio. La linea di investimento non è definitiva: può essere modificata nel tempo se cambiano le esigenze.
L’obiettivo è generare un rendimento economico da riscuotere alla scadenza del piano, che solitamente viene stabilita a monte nel contratto, ma a volte può anche essere lasciata indefinita e prevedere il proseguimento a oltranza del piano di accumulo, con un minimo di annualità da mantenere e dei termini di anticipo per la richiesta di chiusura. In ogni caso, è un prodotto pensato per un orizzonte temporale lungo.
Una parte dei risparmi destinati al piano di accumulo vanno a garantire, invece, la copertura assicurativa del caso morte e/o dell’invalidità permanente: in caso di morte del titolare del piano, i beneficiari ricevono il capitale assicurato, mentre in caso di invalidità permanente è la persona titolare stessa a riceverlo.
Perché fare un piano di accumulo
Il piano di accumulo è un prodotto che offre la certezza di mettere sempre da parte dei risparmi, di non vederne eroso il valore a causa dell’inflazione e di poter cogliere le opportunità del mercato per farli crescere. È una scelta particolarmente vantaggiosa per chi ha budget limitati e desidera un rendimento relativamente stabile e per i giovani che iniziano a risparmiare, ma anche per genitori che vogliono intestare dei risparmi ai figli.
Il PAC è utile per:
- mettere da parte automaticamente dei risparmi
- pianificare un budget per progetti futuri (una casa, gli studi ecc.)
- avere una riserva in caso di spese impreviste
- accantonare un capitale per integrare la pensione.
Come molti altri strumenti di risparmio e investimento assicurativi, inoltre, il piano di accumulo presenta diversi vantaggi:
- la tutela del capitale con la Gestione separata, che è un fondo di investimento il cui patrimonio è separato rispetto a quello della compagnia assicurativa, quindi tutelato da eventuali debiti e fallimenti;
- la detrazione fiscale del capitale investito;
- una tassazione agevolata;
- la riduzione dell’imposta di successione.
Piano di accumulo: costi e rendimenti
Nella valutazione di diversi preventivi per un piano di accumulo è necessario leggere attentamente le condizioni e confrontare i costi con le aspettative di guadagno. Premesso che queste ultime sono sempre stime e mai certezze, e che i rendimenti degli anni precedenti non costituiscono una previsione per gli anni successivi, è comunque utile avere un’idea degli ordini di grandezza.
L’apertura di un PAC determina costi e commissioni che dipendono dal tipo di contratto, dalla durata, dall’importo dei versamenti e dalla linea di investimento, oltre che, ovviamente, dalle scelte di pricing della compagnia assicurativa.
Le voci di costo possono riguardare:
- costi amministrativi/di servizio
- commissioni sui versamenti
- percentuali sul rendimento
- costo di gestione del capitale
- coperture assicurative aggiuntive
- penali per riscatto anticipato
- bollo statale.
Individuare quali voci di costo sono presenti nei contratti che ci vengono proposti è fondamentale per capire se siano convenienti o meno, in base al profilo di rischio che intendiamo adottare e quindi al rendimento atteso.
Abbiamo approfondito quanto rende un piano di accumulo in questo articolo: in sintesi, le linee d’investimento dei PAC si attestano solitamente su un rischio medio-basso, quindi i rendimenti attesi non sono altissimi (1-4% annuo). Esistono opzioni di PAC con rendimento garantito, che è necessariamente piuttosto basso, dovendo mantenere un rischio costante e ridotto negli investimenti. All’aumentare del capitale versato e della durata del contratto, aumentano anche i rendimenti.
Con tutti questi elementi, e analizzando nel dettaglio le proprie esigenze, è possibile scegliere il piano di accumulo ideale per i propri risparmi: la consulenza dei professionisti di Vitanuova può essere utile a comprendere preventivi e differenze tecniche, a individuare esigenze di cui non si è consapevoli e a scoprire tutte le alternative a disposizione.