Il lucro cessante riguarda l’interruzione forzata, a causa di un evento dannoso, di un processo di produzione del reddito. Un esempio è un danno che provoca l’inabilità all’attività lavorativa. In conseguenza di questo, l’assicurazione procura al danneggiato un legittimo accrescimento patrimoniale, temporaneo o permanente, totale o parziale.
Un esempio di lucro cessante è il caso in cui un libero professionista non è in grado di svolgere la sua attività lavorativa (e dunque perde ogni giorno una somma di denaro che non gli consente di accrescere il suo patrimonio) a causa di un incidente stradale la cui colpa è imputabile a un terzo.
In tal caso, la compagnia assicurativa è tenuta a risarcire l’automobilista infortunato che non è in grado di svolgere totalmente o parzialmente la sua attività lavorativa.
Rientra nel lucro cessante anche il caso in cui l’assicurato non è in grado di svolgere la sua attività lavorativa a causa di un guasto del mezzo di trasporto. Anche in questo caso la compagnia assicurativa sarà tenuta a risarcire l’assicurato, per esempio delle spese di noleggio di una macchina sostitutiva o del rimborso dei mezzi pubblici.
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