Il report Ania 2021 riassume lo stato del comparto assicurativo in Italia.
Gli investimenti degli assicuratori del nostro paese hanno superato, nel 2020, i 1.000 miliardi, oltre il 60% del PIL. Le compagnie di assicurazione veicolano una parte rilevante di queste risorse acquistando titoli di Stato, principalmente italiani (dei 430 miliardi investiti in titoli di Stato, oltre 335 miliardi sono riferibili al debito sovrano italiano). L’incidenza di questa tipologia di investimenti (nazionali ed esteri), in Italia pari al 53%, è di gran lunga superiore a quella che risulta mediamente in Europa (32%).
Le assicurazioni sulla vita rappresentano uno strumento di risparmio alternativo e garantiscono protezione nei confronti di conseguenze finanziarie avverse. Il peso delle assicurazioni Vita in Italia è in continua crescita, anche se nel confronto europeo si evidenziano ampi spazi per un ulteriore sviluppo.
Le compagnie di assicurazione offrono molteplici prodotti assicurativi Vita (il report Ania 2021 registra 883 miliardi raccolti nel 2020):
- Polizze rivalutabili 577 miliardi
- Polizze unit-linked 159 miliardi
- Forme individuali e collettive di previdenza complementare 93 miliardi
- Polizze per copertura temporanea del rischio morte 4 miliardi
- Polizze per prestazioni assistenziali in caso di malattia (long term care) 288 milioni
Assicurazioni a protezione di beni o di cose
Rientrano in questo ambito l’assicurazione incendio (sulla casa o sull’azienda), l’assicurazione furto (di beni nelle abitazioni private o nelle attività commerciali o pubbliche), l’assicurazione a protezione dei beni contro eventi inattesi (danni a macchinari e impianti industriali) o contro eventi naturali (ad esempio grandine e calamità naturali).
- Volume premi: 8,4 € mld
- Numero rischi assicurati: 85 mln
- Numero danni risarciti: 1,5 mln
- Importo medio danno risarcito: € 3.300
Assicurazioni sulle persone
Garantiscono il risarcimento del danno all’assicurato in conseguenza di una lesione fisica (infortuni) o di una malattia, che provochi la morte, l’invalidità permanente o una inabilità temporanea.
- Volume premi: 6,2 € mld
- Numero rischi assicurati: 75 mln
- Numero danni risarciti: 8,9 mln
- Importo medio danno risarcito: 400 €
Assicurazioni del patrimonio
L’assicurato si cautela contro il rischio del sorgere di un debito per danni involontariamente cagionati a terzi (responsabilità degli ospedali, dei costruttori di edifici, dei produttori, degli amministratori di aziende).
- Volume premi: 3,3 mld
- Numero rischi assicurati: 20 mln
- Numero danni risarciti: 0,3 mln
- Importo medio danno risarcito: € 5.600
Confronto internazionale
Nel settore delle assicurazioni a protezione dei beni, della salute e del patrimonio (escludendo l’assicurazione auto), l’Italia presenta un evidente gap di copertura rispetto agli altri principali Paesi europei:
- l’incidenza dei premi (escluso il settore Auto) sul PIL è in Italia pari all’1,1% rispetto a una media europea del 2,8%
- il premio medio per abitante del nostro Paese è meno di un terzo di quello dei paesi analizzati.
La più bassa diffusione di coperture assicurative rappresenta un fattore di debolezza per l’intero Paese.
Gli indicatori di solvibilità nel corso del 2020, dopo una forte diminuzione durante il primo e il secondo trimestre per effetto della pandemia e marcatamente per le imprese Vita, sono migliorati fino a superare i livelli di fine 2019. Anche nel confronto europeo il solvency ratio del nostro Paese è superiore a quello del Regno Unito e dell’Olanda e in linea con quello di Spagna e Francia.