Il tema delle polizze Infortuni per i lavoratori autonomi deve essere una priorità, perché per essi è ancora più cruciale rispetto ai dipendenti capire come avere assistenza e indennizzi in caso di perdita temporanea o permanente della capacità di lavorare.
In Italia la cultura della sicurezza sul lavoro è scarsa non solo tra i datori di lavoro, ma anche tra i lavoratori stessi. Soprattutto per i lavoratori autonomi, è importante cambiare questa situazione e aumentare l’informazione sugli infortuni.
La tutela dei lavoratori autonomi
Un falso mito che rimane forte tra molti lavoratori autonomi è quello di non avere accesso ad alcuna tutela e di “doversi arrangiare”. In realtà non è proprio così, solo che i lavoratori autonomi devono organizzarsi autonomamente – appunto – per ottenere tutela, poiché sono i datori di lavoro di se stessi.
Sono tre i tipi di copertura per gli infortuni di cui i lavoratori autonomi possono usufruire:
- INAIL
- Cassa professionale
- Assicurazione privata.
INAIL e lavoratori autonomi
L’INAIL è l’ente pubblico che gestisce l’assicurazione per gli infortuni di lavoro e le malattie professionali che tutti i datori di lavoro devono stipulare per i loro dipendenti che svolgono attività pericolose.
Ma l’assicurazione INAIL è obbligatoria anche per alcune categorie di lavoratori autonomi le cui attività sono ritenute a rischio:
- Artigiani
- Lavoratori agricoli.
Queste due categorie di lavoratori devono obbligatoriamente iscriversi all’INAIL e pagare il premio assicurativo per la copertura degli infortuni. A differenza dei dipendenti, però, per i lavoratori autonomi iscritti all’INAIL non vale il principio di automaticità delle prestazioni: per i primi, anche se il datore di lavoro non ha pagato il premio, la tutela si attiva lo stesso integralmente in caso di infortunio; per i secondi, invece, non viene riconosciuto l’indennizzo economico se il premio non è stato pagato regolarmente, ma vengono coperte solo le spese sanitarie e per l’acquisto di eventuali protesi o altri ausili.
Ovviamente, per poter ricevere quanto spetta, il lavoratore autonomo deve denunciare da sé l’infortunio all’INAIL, non avendo un datore di lavoro che lo faccia per lui.
Il premio da pagare è determinato ogni anno in modo forfettario in base alla classe di rischio in cui rientra l’attività dell’artigiano o del lavoratore agricolo e al reddito medio, e non aumenta in seguito a un sinistro né diminuisce in assenza di sinistri. Anche l’indennizzo economico è parametrato al reddito medio del lavoratore.
Cassa professionale e infortuni
Per i lavoratori autonomi iscritti a una cassa professionale (es. avvocati, ingegneri, geometri ecc.) c’è la possibilità di aderire alla copertura assicurativa contro gli infortuni sul lavoro convenzionata proposta dalla cassa tramite un ente di mutua assistenza. Anche in questo caso, il pagamento del premio è a carico del lavoratore. Il funzionamento è simile a quello di un’assicurazione privata tradizionale e vengono quindi proposti diversi livelli di copertura che corrispondono a premi di entità diversa.
I contributi versati dal lavoratore autonomo alla cassa stessa, invece, coprono il diritto a una pensione di inabilità in caso di malattia o infortunio che impediscono in modo permanente di continuare a svolgere la professione o a una pensione di invalidità se la capacità di svolgere la professione viene ridotta di una certa quota da una malattia o da un infortunio. L’importo della pensione dipende dagli anni di iscrizione alla cassa e dai contributi versati. Se però il libero professionista ha anche un’assicurazione per queste circostanze, la pensione viene decurtata dell’indennizzo versato dall’assicurazione o, se quest’ultimo è superiore, non viene riconosciuta.
Polizze Infortuni per lavoratori autonomi: l’opzione più completa
La terza opzione a disposizione dei lavoratori autonomi è la polizza Infortuni privata. Questa si distingue dalle precedenti per i seguenti motivi:
- Non è mai obbligatoria
- Non è legata ad alcun ente pubblico né professionale
- È accessibile a tutte le categorie di lavoratori
- È completamente personalizzabile come coperture e capitale assicurato
- Si può affiancare a INAIL e casse professionali
- Offre una gamma di coperture più ampia.
Gli indennizzi economici offerti dall’INAIL e dalle coperture di cassa spesso sono inferiori rispetto al reddito abituale del lavoratore autonomo che subisce infortunio e insufficienti rispetto alle nuove esigenze che le conseguenze dell’infortunio introducono nella sua vita e in quella dei suoi familiari. Con un’assicurazione Infortuni è possibile scegliere di ricevere indennizzi più alti ed estendere la copertura dalle sole spese sanitarie all’assistenza domiciliare, all’aiuto in casa o con i figli, all’adattamento della casa o dell’auto, al supporto psicologico, alla riqualificazione professionale ecc.
La polizza Infortuni, inoltre, è valida non solo per gli infortuni sul lavoro, ma anche per gli infortuni occorsi durante qualsiasi attività del tempo libero, e anche all’estero.
Quello delle polizze Infortuni per i lavoratori autonomi è un mondo da approfondire con consapevolezza per imparare a tutelarsi adeguatamente: analizzare il livello di rischio della propria professione, le esigenze familiari, le opzioni di copertura a disposizione è la base da cui partire per poi chiedere eventualmente una consulenza professionale a esperti come i consulenti Vitanuova.