Dati e statistiche degli infortuni in Italia. Quando l’assicurazione è importante

I numeri degli infortuni in Italia scendono di anno in anno, per fortuna, ma la diminuzione è lenta e resta insufficiente la consapevolezza della popolazione relativa ai rischi, alle conseguenze e alle possibili precauzioni.  

Il dibattito pubblico si concentra soprattutto sugli infortuni sul lavoro, perché è un tema dai molteplici risvolti sociali e politici e dalle gravi responsabilità, ma anche perché tali infortuni sono maggiormente quantificabili rispetto ad altri, grazie alla registrazione presso l’INAIL. Esistono, però, anche gli infortuni domestici e quelli sportivi, per esempio, i cui numeri sono significativi. 

Conoscere il tema nelle sue molteplici declinazioni è importante per imparare come difendersi da incidenti che, purtroppo, possono capitare a chiunque. 

Infortuni: di cosa si parla? 

Innanzitutto è bene chiarire cosa si intende con il termine “infortunio”, intorno al quale possono crearsi confusione e ambiguità. 

Un infortunio è un evento improvviso, fortuito e violento che causa un danno fisico esterno obiettivamente constatabile. Solitamente, un infortunio si verifica nel contesto di un incidente. Le conseguenze possono essere a breve o lungo termine, oppure permanenti, fino ad arrivare alla morte. 

Dati su infortuni sul lavoro in italia

Gli infortuni sul lavoro in Italia 

Secondo l’ultimo report dell’INAIL, le denunce di infortunio sul lavoro sono diminuite del 16% nel 2023 rispetto al 2022, con un numero totale che rimane però consistente: 585.356. Va considerato, inoltre, che questo calo è dovuto per buona parte alla quasi totale scomparsa delle manifestazioni del Covid19, mentre le denunce per infortuni diversi dal contagio del virus sono diminuite complessivamente appena dell’1%.  

Mentre, infatti, sono diminuiti gli infortuni avvenuti durante l’attività lavorativa, sono aumentati quelli in itinere, quindi durante il tragitto di andata o ritorno dal lavoro. 

Di queste denunce, più di mille riguardano i decessi, un numero altissimo che impone riflessioni e provvedimenti sulla sicurezza dei luoghi di lavoro e sulla cultura della sicurezza nel nostro Paese. 

Il settore nel quale si verificano più incidenti mortali è quello edile, seguito da quello dei trasporti e dalle attività manufatturiere. 

Va segnalato, però, che Eurostat sospetta che i dati e le statistiche sugli infortuni sul lavoro in Europa – dove la Francia detiene il primato negativo – siano sottostimati a causa di pressioni o meccanismi di disincentivo alla denuncia che possono influenzare i lavoratori. 

Ma quali sono i diritti dei lavoratori in tema di infortuni? 

Le tutele per i lavoratori 

In Italia tutti i lavoratori dipendenti hanno diritto all’indennizzo dell’INAIL, l’assicurazione pubblica per gli infortuni sul lavoro, pagata dai datori di lavoro e obbligatoria anche per alcune categorie di lavoratori autonomi che svolgono attività considerate a rischio (per esempio gli agricoltori). 

L’INAIL fornisce un indennizzo come sostituzione del reddito da lavoro: tale indennizzo è proporzionale allo stipendio del lavoratore e aumenta con l’aumentare dei giorni di inabilità al lavoro. In caso di invalidità permanente, è previsto anche un ulteriore indennizzo proporzionale alla percentuale di invalidità riportata. 

Se l’infortunio sul lavoro causa il decesso del lavoratore, la famiglia ha diritto a un indennizzo una tantum e a una rendita. 

Questo prezioso sistema, basandosi sulle retribuzioni medie giornaliere, spesso risulta insufficiente per rispondere alle esigenze di un lavoratore che ha subito un infortunio. Ne resta esclusa, inoltre, la gran parte dei lavoratori autonomi.  

Ecco perché, soprattutto per i lavoratori autonomi, ma non solo, è utile valutare anche l’opzione dell’assicurazione Infortuni sul lavoro privata, modulabile in tutti i suoi aspetti, dalle coperture al valore dell’indennizzo. Questo tipo di assicurazione, peraltro, può essere estesa anche agli infortuni che avvengono al di fuori dell’ambito lavorativo. 

Infortuni sportivi in italia: alcuni dati

Infortuni sportivi e domestici 

Altri due esempi di infortuni a cui tutti possono essere esposti nella vita quotidiana sono gli infortuni sportivi e domestici. Per questi non esiste un sistema di rilevazioni strutturato come per gli infortuni sul lavoro, quindi i numeri di cui siamo in possesso sono sicuramente sottostimati. 

Gli ultimi dati ISTAT sugli incidenti domestici sono del 2022 e rilevano oltre 2 milioni di infortuni subiti tra le mura domestiche. Un numero enorme, composto per la maggior parte (63%) da donne, in quanto genere che tende ancora a occuparsi in misura preponderante della cura della casa. Gli ambienti più pericolosi risultano essere la cucina, il soggiorno e la camera da letto. Il problema degli infortuni in casa è proprio che l’ambiente domestico spesso non viene percepito come pericoloso e questo determina un abbassamento della soglia dell’attenzione. 

È significativo che per chi svolge il lavoro di cura della casa a tempo pieno l’assicurazione sia obbligatoria. Gli incidenti domestici, però, possono capitare anche a tutti gli altri durante piccoli lavori occasionali e possono tradursi in un danno fisico, economico e psicologico a lungo termine. 

Per quanto riguarda gli infortuni sportivi, i numeri sono molto più bassi, perché gli italiani non sono un popolo di sportivi. Poiché dobbiamo auspicarci che questa attitudine cambi, data l’importanza dell’attività sportiva per la salute, è utile però impegnarsi anche a prevenire e rispondere agli infortuni sportivi. Si parla di 300.000 infortuni all’anno, considerando solo quelli che diventano accessi al pronto soccorso. Da questo punto di vista, fondamentale è conoscere bene l’attività che si intende praticare e prestare attenzione alla tecnica e a tutti gli elementi di sicurezza. 

Anche agli sportivi più navigati, però, l’infortunio può sempre capitare: per limitarne le conseguenze sulla propria vita, è utile dotarsi di un’assicurazione Infortuni specifica o di una copertura generica per la vita privata, che può fornire indennizzi per tutti gli incidenti, da quelli domestici a quelli sportivi e perfino a quelli stradali.  

Incidenti stradali e infortuni in Italia 

Gli incidenti stradali in Italia sono stati 165.889 nel 2022 (ultimi dati accertati ISTAT), con circa 223.000 infortuni e 3.159 morti. Anche questi dati sono in diminuzione rispetto ai livelli pre-pandemia, ma in aumento rispetto al 2021, per effetto di una ripresa della circolazione. 

Quando si sottoscrive la polizza obbligatoria per il proprio mezzo di trasporto (RC) si può scegliere di includere anche una copertura per le eventuali conseguenze fisiche di un incidente, oppure stipulare a parte un’assicurazione Infortuni completa, che copra quindi tutti i tipi di infortuni, compresi quelli stradali. 

La sicurezza deriva dal buon senso, dal rispetto delle regole e dalla prudenza: quando tutto questo non basta, è utile essere preparati ad affrontare le conseguenze di un infortunio con un supporto adeguato. Per scoprire quello che fa per te, vai sul sito Vitanuova e chiedi una consulenza personalizzata. 

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