Gli infortuni domestici in Italia sono più comuni di quanto si possa immaginare: se si pensa alla casa come l’ambiente più sicuro possibile, ci si sbaglia di grosso. Al contrario, è proprio questo senso di falsa sicurezza a far aumentare il rischio di infortuni.
L’ISTAT definisce l’infortunio domestico come “un evento dannoso accidentale (indipendente dalla volontà umana) che si verifica in un’abitazione, intesa come l’insieme dell’appartamento e di eventuali estensioni esterne (balconi, giardino, garage, cantina, scala, etc.) e che comporta la compromissione temporanea o definitiva delle condizioni di salute di una persona”.
Scopriamo quali infortuni sono più frequenti fra le mura domestiche, i dati complessivi e soprattutto come proteggersi da questa infausta eventualità.
Gli infortuni domestici in Italia
I dati ISTAT sugli incidenti domestici degli ultimi due anni in Italia ruotano tutti intorno alla cifra notevole di 2 milioni e mezzo di incidenti ogni anno. Di questi, quelli mortali sono circa 6.000. Bisogna considerare, inoltre, che questi numeri ci parlano solo degli incidenti domestici che vengono segnalati in quanto si traducono in ingressi al Pronto Soccorso o dal medico. Tantissimi altri di minore entità rimangono sommersi.
Il numero è sceso rispetto al passato, ma rimane alto. Le categorie di persone più soggette a infortuni domestici sono le donne e gli anziani: le prime perché sono ancora quelle che svolgono la maggior parte dei lavori domestici, i secondi perché sono più fragili e hanno capacità motorie compromesse.
È rilevante anche il fatto che solo circa il 20% degli infortuni riguardano persone che lavorano alla cura della casa a tempo pieno (casalinghi): gli incidenti possono capitare a tutti!
La causa più frequente di incidenti domestici
La causa più frequente di incidenti domestici è il comportamento sbagliato della persona coinvolta, che utilizza in modo improprio un apparecchio o sottovaluta i pericoli, spesso inconsapevolmente. In altri casi, sono le caratteristiche strutturali della casa a costituire di per sé un rischio, in altri ancora è la mancanza di supporto agli anziani e di sorveglianza sui bambini. Alcune condizioni di rischio, poi, sono insospettabili, per esempio l’errata conservazione di prodotti chimici.
I dati raccolti dal sistema SINIACA (Sistema Informativo Nazionale Incidenti in Ambienti di Civile Abitazione) dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità) forniscono una classifica degli incidenti domestici più frequenti e dei connessi infortuni.
Al primo posto come incidente domestico più frequente troviamo le cadute (55%). Queste possono derivare da:
- Utilizzo di scale
- Pulizie in piedi su sedie o sgabelli
- Pavimenti bagnati o sconnessi
- Fili elettrici scoperti o prolunghe o altri ostacoli
- Illuminazione insufficiente
- Condizioni psicofisiche precarie.
Nella maggior parte dei casi una caduta si risolve con dolori temporanei o una piccola frattura, ma in casi gravi – e abbiamo visto che sono quelli i più documentati all’interno dei dati – si subiscono danni fisici permanenti o di lunga durata, con diversi gradi di disabilità. Un effetto collaterale delle cadute, soprattutto negli anziani, è poi la paura, che può compromettere l’autonomia in casa.
Gli altri incidenti domestici più frequenti sono:
- Ferite da taglio (con utensili da cucina o per il fai da te)
- Schiacciamento
- Ustioni (con pentole e fornelli o con il ferro da stiro)
- Intossicazione e avvelenamento (per il contatto con sostanze chimiche contenute nei prodotti di pulizia e manutenzione della casa)
- Per i bambini, ingestione di corpi estranei.
Gli infortuni domestici che derivano da questi incidenti sono per la maggior parte danni agli arti superiori o inferiori (per le prime tre situazioni), danni agli apparati digerente, respiratorio e cardiovascolare (per il terzo caso) e soffocamento nell’ultima situazione.
La prevenzione
Il Ministero della Salute promuove l’informazione e l’educazione sulla sicurezza domestica, perché la consapevolezza dei rischi è la prima arma per prevenire gli infortuni domestici.
Imparare a conoscere i principali rischi a cui si è esposti nella propria abitazione, insegnarli ai bambini ed evitare che gli anziani si occupino da soli di attività rischiose, ma anche evitare di svolgere lavori per cui non si è competenti sono le principali buone pratiche per evitare gli incidenti domestici.
Una pratica di prevenzione che non piace a nessuno, poi, è leggere i manuali d’istruzioni degli elettrodomestici: tra gli infortuni più frequenti ci sono anche le ustioni nella forma di folgorazioni da uso scorretto di apparecchi elettrici e prese multiple. Anche fare una corretta e regolare manutenzione della casa, infine, aiuta a mantenere l’ambiente sicuro.
Come proteggersi dagli infortuni domestici
Quando ormai il danno è fatto, quello che conta è limitare il più possibile le conseguenze dell’incidente domestico sulla propria vita a breve e lungo termine. Le prime esigenze riguardano le cure mediche necessarie per riprendersi dal danno fisico immediato, ma poi bisogna pensare alle conseguenze dell’infortunio sulla vita lavorativa (soprattutto per i lavoratori autonomi, ma non solo), sulla gestione delle incombenze quotidiane, sull’autonomia nello svolgimento di qualsiasi attività ecc.
Spese mediche, guadagni persi, impossibilità di occuparsi di bambini o anziani, necessità di modificare l’auto o la casa per le nuove esigenze fisiche: le preoccupazioni e le difficoltà possono essere molte.
Il modo più completo per proteggersi è avere una buona assicurazione Infortuni, che offre indennizzi economici e assistenza per le conseguenze degli infortuni domestici, così come da quelli avvenuti fuori casa. Scopri i dettagli della copertura e ottieni un preventivo personalizzato su Vitanuova!