L’Italia si posiziona ai posti peggiori in Europa per il numero di frodi assicurative, che ogni anno risulta in ascesa. Le frodi danneggiano tanto le compagnie assicurative, quanto gli assicurati che si comportano in modo onesto, perché fanno aumentare i costi e le condizioni e i tempi di verifica dei sinistri ed erogazione degli indennizzi.
L’attenzione relativa alle truffe in ambito assicurativo si concentra sulle frodi del ramo auto e moto, perché è l’unico ambito in cui l’assicurazione è obbligatoria e di conseguenza sinistri e truffe sono più numerosi. Ecco perché i dati ufficiali riguardano solo le RC auto. Ma il problema riguarda tutte le coperture, dal ramo vita al ramo danni.
I numeri delle frodi assicurative in Italia
L’ultima relazione antifrode IVASS è quella del 2021, e riporta un aumento del 9,4% dei sinistri oggetto di approfondimento per rischio frode (300.000 rispetto ai 273.000 del 2020). Sono aumentati anche i sinistri oggetto di denuncia o querela, con un +7% (4.418 nel 2021 rispetto ai 4.117 del 2020).
Solo nel 15% dei casi gli approfondimenti sui sinistri a rischio frode giungono a una sentenza di condanna, a fronte del 5% di assoluzioni e di un 61% di archiviazioni del caso, oltre ad altre fattispecie.
Come anticipato, questi sono solo i dati relativi alle frodi in ambito auto e moto, dove il sistema di rilevazione è poco efficiente a causa dell’elevato numero di situazioni sospette che si rivelano alla fine regolari.
La lentezza e la vischiosità del sistema giudiziario e la difficoltà di rilevamento e prevenzione delle frodi assicurative, quindi, alimentano questa tendenza crescente.
Le frodi assicurative più comuni
Sebbene non ci siano numeri ufficiali sulle frodi assicurative in ambiti diversi da quello auto e moto, è possibile individuare quali sono le situazioni più spesso simulate per ordire truffe:
- furti e danni alle autovetture
- furti e danni in abitazioni
- spese per annullamento viaggi
- infortuni e malattie
- incendi a fabbriche, negozi e aziende.
Quest’ultima casistica, in particolare, si è moltiplicata in seguito all’emergenza pandemica, dimostrando una correlazione importante con la crisi economica.
Le frodi meno frequenti ma più sofisticate e difficili da intercettare sono quelle nel ramo vita, che si realizzano per esempio con le simulazioni di decessi.
La prevenzione delle truffe
Le compagnie assicurative stanno modificando la propria struttura per avere un reparto interno dedicato esclusivamente alla ricerca e alla prevenzione delle frodi assicurative.
Fondamentale, in questa battaglia, è l’utilizzo delle nuove tecnologie per la verifica dei dati, l’individuazione di tendenze e modelli, l’elaborazione di indicatori antifrode, l’implementazione di sistemi predittivi per la rilevazione di tali indicatori, il ricorso a software di automazione per velocizzare la gestione dei sinistri ecc.
Ma una parte altrettanto significativa della lotta contro le frodi assicurative è appunto la prevenzione, che passa sia dall’educazione dei cittadini, sia dall’incentivazione dei comportamenti virtuosi.
L’educazione è compito sia delle istituzioni, che hanno il dovere di partire dalle scuole per aumentare lo scarso senso civico degli italiani, sia delle compagnie assicurative stesse, che possono dare il loro contributo veicolando messaggi di responsabilità collettiva nelle loro pubblicità e nei loro materiali informativi.
L’incentivazione di comportamenti virtuosi si può sviluppare in diversi modi, facciamo due esempi.
Come incentivare comportamenti virtuosi per evitare le frodi assicurative
Il meccanismo psicologico del “controllo sociale” può tornare utile per la prevenzione delle truffe. Le persone sono tendenzialmente sensibili al giudizio pubblico della comunità di cui fanno parte, quindi è possibile incentivare comportamenti virtuosi facendo leva sulla reputazione personale di ciascuno. Per esempio, stanno nascendo modelli di assicurazione che, nel rispetto della privacy, prevedono la condivisione dei sinistri aperti da ciascun assicurato con gli altri assicurati per la stessa tipologia di polizza: l’apertura di numerosi sinistri e l’eventuale riscontro di falsi sinistri vengono resi pubblici e, poiché determinano l’aumento dei premi di tutti, espongono alla disapprovazione generale, che può agire da deterrente, conscio o inconscio.
Un altro espediente, ancora più semplice, per incentivare le persone a rispettare i contratti assicurativi e a non sfruttarli per arricchirsi è l’ideazione di sistemi di ricompensa per premiare coloro che non aprono sinistri e non vengono coinvolti in indagini per falsi sinistri. La ricompensa non deve essere banalmente la riduzione del premio assicurativo da pagare, bensì un extra come un prodotto o servizio o uno sconto su un prodotto o servizio offerto da aziende con cui la compagnia assicurativa può costruire partnership e convenzioni.
Alla luce di tutti gli elementi che abbiamo evidenziato, si comprende come siano le compagnie assicurative che hanno abbracciato l’evoluzione Insurtech, come Vitanuova, quelle più pronte a combattere e a prevenire le frodi assicurative.