C’è una serie di argomenti scottanti, alle cene con i parenti, soprattutto se fai parte della magica generazione Millennial: “Quando ti sposi?” è uno di questi, ovviamente, ma non sottovalutiamo il tanto temuto argomento soldi/futuro. “Ma stai ragionando sui tuoi soldi a lungo termine? Hai un piano d’accumulo? E l’assicurazione sulla vita?”
Sono domande da sudore freddo e brividi lungo la schiena, lo sappiamo. Per questo abbiamo preparato questo articolo. Un po’ per far sudare meno te, un po’ per avere la risposta pronta da sfoderare a ogni cena, e passare serenamente al successivo argomento scomodo. Portandosi a casa il dibattito, ovviamente.
Bene, prendi appunti che abbiamo qui un comodo elenco di quattro risposte che di sicuro impressionano.
1. “Sì, so cos’è un piano d’accumulo”
Iniziamo soft, per far capire che sai di che parli.
La prima cosa da dire è che ci sono due tipologie di versamenti, da un lato il PAC (Piano Accumulo Capitale), i cui versamenti sono “nel tempo”, e il PIC (Piano Investimento Capitale), con cui versi la cifra che vuoi investire in una sola soluzione. Così, per mostrare di sapere già la prima differenza.
Il piano d’accumulo assicurativo è un prodotto che tutela i tuoi soldi con in aggiunta la protezione dai rischi tipica di un’assicurazione vita. Due piccioni con una fava, mica male eh.
Ma in che senso protegge a livello assicurativo? Aggiunge la copertura assicurativa sulla vita, ecco come. Il che vuol dire che parte della somma mensile del premio assicurativo va nel tuo piano d’investimento, e un’altra parte nella copertura assicurativa in caso di morte prematura o invalidità di chi lo sottoscrive. L’equilibrio tra i due “aspetti” della protezione viene definito prima della sottoscrizione e dipende da com’è strutturato il prodotto.
Utile chiudere la discussione ricordando che è fondamentale la lettura del set informativo: meglio andarci con i piedi di piombo, prima di consigliare un prodotto assicurativo-finanziario!
2. “Ma lo sai che il PAC sfrutta la gestione separata?”
in caso di domande più specifiche e se proprio vuoi sbalordire, questa è la contro-domanda da buttare sul tavolo per certificare che ne sai. Il piano d’accumulo permette di accumulare – appunto – tramite investimenti in Gestione Separata (che no, non è la stessa dell’INPS o delle altre casse di previdenza).
La gestione separata è una modalità di investimento che ti permette di proteggere il tuoi soldi, assicurandoti una sorta di “rendimento minimo”. Si chiama “separata” proprio perché non c’entra nulla con ogni altra attività della compagnia assicurativa.
“Quali polizze può riguardare?”, potrebbe chiederti il parente-professore con cui sei seduto a tavola. E tu potrai rispondere, con sicurezza: “Polizza Vita Caso Vita, Polizza Vita Mista, Polizza di Capitalizzazione e – come detto – piano d’accumulo. Promosso?”
3. “Sì, voglio investire. Sto ragionando tra una Index Linked o una Unit Linked?”
Ecco, questa frase ti porta a un livello superiore, quello che nella maggioranza dei casi farà ammutolire tutta la tavola.
Te la spieghiamo in breve: sono polizze sulla vita che vedono l’andamento del loro valore legato alle performance dei fondi di investimento o degli indici a cui sono legate e che, generalmente, rientrano nel ramo V (questo ultimo dettaglio, dillo se vuoi proprio sbalordirli!)
Nello specifico:
- la polizza Unit Linked ti fa investire parte del tuo premio assicurativo in uno o più fondi d’investimento, che scegli tu tra quelli proposti dalla tua compagnia assicurativa. Il rendimento è legato al valore dei fondi di investimento. Il valore della tua polizza quindi segue il fondo e il valore del capitale si riceverà al momento del riscatto.
- la polizza Index Linked invece, ti fa investire parte del tuo premio in un indice finanziario, come un indice di borsa o un titolo azionario. Il valore della tua polizza segue quindi quello dell’indice, e diversamente dalla Unit Linked, possiamo dire che sia a rischio più basso: prevede che una parte di capitale sia garantito, cioè lo vedrai tornare indietro anche se il titolo non raggiunge gli obiettivi.
4. “Sì, sto valutando se sottoscrivere una Polizza Vita Mista o Polizza Vita Caso Vita”
Un’altra frase per “farti bella/o” con i parenti con cui dimostri di saperne e che ti permette anche di raccontare loro che cosa stai valutando nello specifico.
E se quel zio pignolo volesse saperne di più? Ecco che cosa gli puoi dire:
- La Polizza Vita Mista copre sia la vita sia la morte. In che senso? Rende il capitale o la rendita se chi la sottoscrive vive o muore entro la scadenza della polizza stessa. In caso di vita, si riceve tutto quando il contratto scade. In caso di morte, i beneficiari ricevono un capitale se chi la sottoscrive muore prima della scadenza. (E se vuoi rendere la polizza ancora più completa, puoi aggiungere garanzie in caso di malattie, infortuni e invalidità)
- La Polizza Vita Caso Vita ti dà una rendita periodica se sei ancora in vita alla scadenza del contratto. Molto semplice, no? Serve per proteggere il tuo futuro economico se hai imprevisti o vuoi integrare la pensione con serenità.
Conclusioni: non dimenticare di affidarti ai professionisti
Con questo vademecum dovresti essere a posto, per una prima infarinatura.
Alcune risorse extra molto utili sul discorso soldi, investimenti e piani assicurativi, possono essere anche i podcast come Rame, che racconta storie e conversazioni sui soldi per renderlo un argomento mai più tabù.
Ma se vuoi farti un’idea di quanto la tua protezione assicurativa o finanziaria sia efficace, innanzitutto, dovresti prenderti qualche minuto per fare il test online di analisi rischi personale.
E, se stai pensando nello specifico a prodotti come quelli raccontati all’interno di questo articolo, dovresti valutare la possibilità di richiedere una consulenza. Devi ricordare che i prodotti di investimento includono la possibilità di perdere tutto il capitale investito, perciò attenzione: leggi sempre il set informativo dei prodotti e fai tutte le domande che ti vengono in mente al consulente, prima dell’attivazione.