L’anno insurtech che verrà

Sta ormai diventando una tradizione: come già fatto per il 2016 e per il 2017, ci apprestiamo a cogliere l’occasione degli auguri di buon anno per fare un bilancio corredato di speranze e prospettive per l’anno insurtech che verrà.

Non ti accorgi della strada che hai percorso finché non ti guardi indietro. Solo allora ti rendi conto di tutto il percorso fatto.

Se il 2016 è stato l’anno in cui si è iniziato a instillare negli operatori del settore assicurativo il dubbio (“ma siamo proprio sicuri che il settore vada bene così com’è?”) e il 2017 è stato quello della consapevolezza (“no, in effetti non va bene così com’è”), il 2018 – come da nostre previsioni – è stato quello dell’individuazione della strada da percorrere.

Le nostre previsioni si basano su una visione strategica meditata e precisa unita a una buona conoscenza del settore, e ci conforta vedere che le cose stanno effettivamente cambiando proprio nella direzione dell’innovazione.

Le previsioni assicurative per il 2019

Se seguiamo l’evoluzione prospettata nella nostra premessa, verrebbe da dire che il 2019 sarà davvero un buon anno: l’anno del trionfo dell’insurtech.

Dopo il dubbio, la consapevolezza e la pianificazione rimane solo… l’implementazione.

Problematiche di legacy, gerarchiche, politiche, diplomatiche e anche di competenze e know-how che non è facile rinnovare in un settore tradizionale e conservatore come quello assicurativo rendono complessa e vischiosa tale implementazione, ma è il mercato a chiedere innovazione e i player più moderni e capaci di stare al passo con i tempi saranno quelli più competitivi.

Bilanci di fine anno

Questo è stato l’anno in cui abbiamo conosciuto Davide Baldan e Emmanuel Djengue di RGA, che stanno lottando per trovare spazi in cui infilare progetti innovativi con i quali contaminare la loro azienda; in cui abbiamo iniziato a collaborare con Argo Global e dato il via a prodotti concreti che abbiamo portato sul mercato insieme a Mario Borrelli; in cui abbiamo condiviso visioni con Vito Modugno e Flavio Cristiano di SwissRe; in cui abbiamo pianificato con Alessandro Crivelli di Marsh; in cui abbiamo incontrato e ispirato Andrea Battista di Net Insurance; in cui abbiamo “tentato” collaborazioni con Gianfranco De Giusti di Assicuratrice Milanese o Roberto Quaranta di Sara Assicurazioni e in cui le abbiamo avviate con Flavio Mangia di EuropAssistance.

L’anno in cui abbiamo apportato il nostro contributo al Global Summit for Insurance Innovation, all’Italy Insurance Forum, al Fintech Maker Faire e a una serie di altri incontri e convegni del settore.

Oltre a quello assicurativo, c’è poi il mondo della bancassurance che, anche se con ampi margini di miglioramento, può davvero dare un contributo concreto all’evoluzione del settore. Come non citare quindi le persone incontrate nel corso di questo 2018, tra cui Gabriella Giacoppo di BNL, Emanuela Cristiano di Banca Ifis (recentemente ha iniziato a lavorare in AON), Gian Luca Contis di Credito Valtellinese e Massimo Grandis di Mediolanum.

Molti si stanno interrogando su come implementare il cambiamento mentre altri stanno cercando, malgrado tutto, di innescare l’innovazione con progetti pilota. Speriamo di poterli aiutare accompagnandoli in questo percorso.

In ultimo, per la nostra startup questo è stato l’anno della presa di coscienza del nostro vero potenziale. Il programma di accelerazione Magic Wand, che ci ha visto tra le startup finaliste, ci ha dato stimoli e aiutato a sederci ai giusti tavoli mettendo in risalto il valore aggiunto che possiamo innescare con la nostra tecnologia, il nostro modello di business e, soprattutto, il nostro team di grande valore e professionalità.

Un grazie quindi a tutto il team del nostro partner Digital Magics, che ci ha permesso di incontrare realtà come Sisal nelle persone di Carlo Garuccio e Antonio Iannitti o Poste Italiane nella persona di Elisa Franzini.

C’è tanto da fare e questa prospettiva ci elettrizza oltremodo, non vediamo l’ora di esplorare tutte le opportunità che l’insurtech sta apportando alle assicurazioni. Non resta che coglierle e farle fruttare.

Come già fatto per il 2018, con questo post di “buon anno” auguriamo a tutti voi un 2019 in cui possiate finalmente fare la vostra rivoluzione.

Insurtech Family

Questo è stato l’anno in cui anche in Italia si è finalmente capito che si può fare.

Sono arrivate le prime raccolte di capitali di peso e con sé hanno portato scossoni al settore, di cui vedremo le reali ricadute solo nel 2019. Complimenti quindi ai colleghi di Prima.it, Yolo, MioAssicuratore e Neosurance che come già preannunciato da questo articolo hanno grandi ambizioni per il 2019. I complimenti vanno anche ad altre realtà meno citate dalla stampa ma che stanno lavorando davvero bene e in cui operano persone concrete e professionali come Coverholder, Healthy Virtuoso e SquareLife.

Un saluto anche agli amici di Lemonade, che quest’anno abbiamo avuto il piacere di conoscere e che hanno recentemente annunciato la loro intenzione di sbarcare in Europa.

Happy New [insurtech] Year. Buon anno a tutti!

 

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